La pagina di Vangelo della terza domenica di Quaresima, con la sua drammaticità, ci offre la chiave di lettura di ogni avvenimento nel suo livello più profondo: il male c’è, nel mondo e in noi, ma la grande notizia è che il Signore viene a salvarci, se noi lo vogliamo, se ci convertiamo, cioè se abbandoniamo uno stile di vita non in sintonia con il Vangelo. Anche se abbiamo già deciso di accogliere l’amore di Dio, questa scelta deve essere continuamente rinnovata per lasciarci cambiare davvero nel cuore, lì dove parte ogni affetto, ogni riflessione, ogni decisione. Se non ci convertiamo a Lui, perdiamo la vita buona. La conversione ci apre alla salvezza e la salvezza porta frutto per noi e per gli altri. Come il fico i cui frutti sfamano e danno gioia ad altri, così ciascuno di noi è chiamato a fare della propria vita un dono, proprio ora, in questo tempo. Convertiamoci e permetteremo così a Gesù di guarire il nostro cuore e di renderlo fecondo nell’amore, come un contadino che cura il frutteto del suo podere perché sia rigoglioso. E quanta ricchezza di Parola e di grazia, di relazioni umane buone e di opportunità il Signore mette attorno a noi ogni istante per aiutarci in questo?
I referenti Liturgia della Collaborazione Pastorale