Attraverso il percorso formativo proposto, bambini e ragazzi verranno coinvolti in un’avventura ai confini dell’universo, in cui ognuno comprenderà come poter fare la propria parte per salvare il creato, ma soprattutto come ognuno di loro può trovare un modo nuovo ed originale per farlo. Certo #comesalvareilcreato, può sembrare un “rompicapo” ecologico, su cui si sta riflettendo da tanto tempo e forse si corre il rischio di ostinarsi a ricombinare sempre e solo le strategie già sperimentate in passato, rischiando di tornare con rassegnazione al “tanto non cambia niente”.
La sfida è quella di crescere come comunità, (perché #tuttoèconnesso) convivendo con quello che si è fatto in questi secoli, avendo però il coraggio di “riorganizzare le energie”, e rivedendo il modo in cui si abita la casa comune, il mondo!
Rubik intende quindi puntare in maniera forte al messaggio che ogni azione individuale ha ripercussioni inevitabili in ogni angolo del pianeta, e quindi è importante tenere presente che il benessere di ognuno è legato alla tutela e al rispetto delle risorse ambientali comuni: quindi la prossima estate facciamo sentire forte che insieme si può salvare il creato, perché #tuttoèconnesso.
Per l’estate #Rubik2023, viene proposta la testimonianza e la concretezza della figura di S. Francesco come riferimento nei momenti quotidiani di preghiera. Con il suo messaggio S. Francesco guida e agevola il sintonizzarsi dell’interiorità con la natura, attraverso uno stile semplice e concreto, e da sempre la sua figura abita in modo iconico l’immaginario di bambini e ragazzi.
I bambini e i ragazzi che vivranno l’esperienza di Rubik, tutto è connesso, saranno invitati a conoscere ed approfondire diversi atteggiamenti e modi di essere utili alla salvaguardia del creato, per averne maggiore consapevolezza: partiranno dall’interrogarsi sul loro ruolo all’interno della comunità e di quali talenti possono mettere a disposizione per aiutare la causa comune. In fondo ogni processo di cambiamento, parte dal cambiare in prima persona.
(Tratto da: rubik.oragiovane.it)