Mercoledì 18 giugno, in occasione della festa di San Gregorio Barbarigo, il vescovo Claudio ha dato avvio ufficiale al cammino delle Collaborazioni Pastorali, durante l’Assemblea diocesana svoltasi in Cattedrale a Padova. Si tratta della prima proposta in attuazione tra quelle emerse dal recente Sinodo diocesano. Con questo passo cambia quindi la geografia pastorale della Diocesi di Padova: nascono 47 Collaborazioni Pastorali, che comprendono complessivamente 454 parrocchie, raggruppate in 16 nuovi Vicariati.
Ogni Collaborazione Pastorale ha un proprio nome, un coordinatore presbitero e un coordinatore laico. La Collaborazione Pastorale di cui facciamo parte si chiama “Pedemontana” e comprende le parrocchie di Calvene, Centrale, Covalo, Fara Vicentino, Grumolo Pedemonte, Immacolata di Zané, Lugo di Vicenza, Mortisa, Zané e Zugliano.
Sono stati nominati coordinatori della Collaborazione Pastorale “Pedemontana” don Mauro F., come presbitero, e Davide R. (vicepresidente del Consiglio Pastorale di Lugo), come laico. Quest’ultimo entrerà anche a far parte del Consiglio pastorale diocesano. I due coordinatori, avranno il compito di presiedere il Coordinamento della Collaborazione Pastorale.
Le Collaborazioni Pastorali si impegnano a valorizzare e sostenere ogni parrocchia, assumendo tre compiti principali:
- attenzione al territorio in cui sono inserite le parrocchie;
- adozione di uno stile condiviso nell’assumere le scelte e i percorsi diocesani;
- formazione unitaria degli operatori pastorali.
Nella lettera post-sinodale “Ripartiamo da Cana”, il vescovo Claudio ha evidenziato due aspetti fondamentali delle Collaborazioni Pastorali. Il primo riguarda il coinvolgimento di tutte le parrocchie della Diocesi:
“Nessuna parrocchia si pensa da sola e può bastare a se stessa, sganciata dalla relazione con le altre vicine…”
Il secondo aspetto sottolinea la corresponsabilità dei laici che, in quanto battezzati, eviteranno di delegare l’azione pastorale esclusivamente al parroco.
“Due direzioni, in particolare, diventano decisive: il dialogo, la stima e la collaborazione tra presbiteri e cristiani laici, e la fraternità tra presbiteri impegnati nella pastorale all’interno dello stesso territorio, a cui si accompagna una collaborazione, uno stile e una progettazione pastorale comune.” (punto 4, Proposta 18)
In quest’anno pastorale ha preso l’avvio la prima proposta del Sinodo diocesano: le Collaborazioni Pastorali. Nel prossimo anno (2025–2026) si inizierà invece a prendere confidenza con la seconda proposta: quella dei ministeri battesimali.
A nome di tutte le comunità, rivolgiamo a don Mauro e a Davide i nostri più sentiti auguri di buon lavoro!
Antonio Cipriano
(Membro dell’Assemblea del Sinodo)