Nel mese di settembre siamo particolarmente invitati a pregare e ad essere vicini spiritualmente e concretamente ai ragazzi e agli educatori del Seminario diocesano.
E’, infatti, il cuore del cuore della nostra Chiesa padovana, come amava definirlo San Gregorio Barbarigo, il grande vescovo del XVII secolo a cui è intitolato il seminario, avendolo egli istituito e reso modello, per tutt’Europa, di formazione esemplare dei sacerdoti.
“Va’ nella terra che io ti indicherò” è lo slogan scelto quest’anno dal “Barbarigo”. Uscire dai nostri rigidi schemi mentali, dalle nostre comode sicurezze a buon mercato e dall’immobilismo che ci chiude alla Vita è l’invito imperativo che Dio rivolge a ciascuno di noi per additarci la meta alta della libertà interiore, dove il Signore ci vuole figli e non schiavi e dove noi possiamo tornare ad ascoltare i Suoi passi, come nel giardino perduto, e accogliere davvero il Suo amore rigenerante.
“Va’ nella terra che io ti indicherò” è una promessa di realizzazione personale e collettiva che acquista un valore ancora più profondo per i giovani che sentono la “chiamata particolare” a seguire Gesù più da vicino, per somigliare a Lui ed essere strumenti gratuiti di misericordia e salvezza, in un mondo in cui il materialismo soffoca il desiderio umano di eternità e nasconde quel nostro bisogno di Amore capace di riconciliarci tra noi e con il nostro Creatore.
La Chiesa è strumento di salvezza: ricordiamolo con gratitudine e ringraziamo il Signore per il dono di quanti accolgono la Sua misteriosa chiamata.
Affidiamo a Gesù, bel pastore, il cammino dei seminaristi della nostra diocesi, i pastori di domani, coloro che il Signore ha scelto per guidare noi e i nostri figli nel cammino verso la libertà dei figli di Dio.