«Una scala che – spiega l’autore – ben appoggiata alla nostra terra, ci consente di salire fino alle porte della casa del nostro Dio, che è Amore e felicità». Padre Domenico è un presbitero della Diocesi di Padova, nato nel 1951, e da 25 anni si dedica al ministero di penitenziere. Nel 2000 si è consacrato come eremita. In Storia d’amore ha messo nero su bianco le linee fondamentali del suo cammino personale e dell’accompagnamento delle anime «per rendere un servizio a coloro che cercano di realizzare una relazione viva e profonda con Gesù.

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Come ogni anno, il sole rovente di piena estate illumina e riscalda le giornate di agosto. Così la Chiesa ci addita, nella liturgia, la “Pasqua di Maria”, che nella sua Assunzione in Cielo, in anima e corpo, si rivela a noi come “donna vestita di sole”.

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Sabato 17 giugno 2023 – ore 10.30 basilica Cattedrale

1600 giovani delle 15 diocesi del Nordest confluiranno a Padova per rendere omaggio e affidarsi a sant'Antonio

Sarà la città di Padova ad accogliere l’incontro Triveneto dei giovani che parteciperanno alla Giornata mondiale della gioventù nel prossimo mese di agosto a Lisbona. Sabato 17 giugno 2023 1600 giovani provenienti dalle 15 diocesi del Nordest, accompagnati dai loro vescovi, oltre che dai sacerdoti, dai religiosi e dalle consacrate, si ritroveranno nella città che da secoli custodisce le reliquie di sant’Antonio che, conosciuto in tutto il mondo come “di Padova”, è nativo di Lisbona la città che ospiterà l’incontro mondiale dei giovani con il Papa.

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Prosegue il cammino del Sinodo della Diocesi di Padova: la scorsa domenica 30 aprile in Seminario si è ritrovata l’Assemblea sinodale, presieduta dal vescovo, mons. Claudio Cipolla, per il secondo incontro della prima sessione di lavori. Ogni sessione di lavoro – ne sono previste sei fino a dicembre 2023 – si compone di due incontri. I lavori della prima sessione di lavoro hanno visto la lettura e l’approfondimento dello Strumento di lavoro 2, in cui sono stati raccolti dalla Presidenza del Sinodo i frutti del lavoro fatto nei mesi precedenti dai gruppi di discernimento e dalle commissioni sinodali.

Lo Strumento di lavoro 2 è composto da una prima parte che evidenza cinque stili generativi (su cui l’Assemblea sinodale suddivisa in 26 gruppi ha lavorato nel primo incontro di sessione, il 15 aprile), su cui si innestano 28 proposte (che sono state oggetto di approfondimento nel secondo incontro di sessione, il 30 aprile). Gli stili generativi evidenziati sono:

a)la comunità cristiana in dialogo con il contesto sociale e culturale attuale;
b)la spiritualità e l’esperienza di fede: un tesoro da custodire;

c)la qualità delle relazioni, degli affetti e dei legami: le persone al centro e come fine;
d)la fraternità e le collaborazioni pastorali: tutti corresponsabili;

e) la formazione: cristiani si diventa.
Le 28 proposte riferite a questi stili generativi rappresentano delle leve su cui attivare quel cambiamento che la Chiesa di Padova sta cercando per disegnare un nuovo volto di Chiesa che risponda ad alcune domande che il vescovo Claudio ha rilanciato all’inizio del secondo incontro della prima sessione: come essere oggi Chiesa che annuncia il Signore Gesù? Come la liturgia parla di Gesù? Come la carità parla di Gesù? Come la Chiesa parla di Gesù ai giovani e agli adulti di oggi? Dopo un primo momento assembleare di preghiera e di orientamento per i lavori, i 26 gruppi, in cui è suddivisa l’Assemblea sinodale, si sono ritrovati per lavorare sulle 28 proposte, alla luce di tre criteri di riferimento:
a) La conversione in chiave missionaria della pastorale

Non si tratta di avviare una “sistemazione” migliorativa o di operare un “adattamento” di quello che si fa già, ma di puntare a un rinnovamento e a un cambiamento significativo in ordine a una riforma delle prassi pastorali e delle strutture dell’intera Diocesi per continuare a evangelizzare (cfr. Evangelii gaudium, 25-28).

b) L’urgenza dell’evangelizzazione
Il fine ultimo di ogni azione ecclesiale, cioè annunciare il Vangelo, chiede di individuare ciò che è prioritario, necessario ed essenziale ora per l’intera Diocesi, spingendo lo sguardo in avanti e creando le condizioni spirituali e strutturali per il domani della nostra Chiesa (cfr. Evangelii gaudium, 30- 31).
a) La sostenibilità realizzativa
L’Assemblea sinodale, espressione di tutte le realtà e identità ecclesiali della Chiesa locale, pur prendendo in considerazione tutte le proposte emerse, è chiamata a deliberare su alcune più decisive e alle quali le comunità parrocchiali, gli Organismi di consiglio e gli Uffici diocesani potranno dedicarsi per svilupparle e realizzarle (cfr. Evangelii Gaudium, 33).
Con la seconda sessione, che inizierà venerdì 12 maggio, si inizieranno a focalizzare con più precisione le proposte su cui si concentreranno i lavori del Sinodo nei prossimi mesi, attraverso un lavoro di discernimento con più modalità, individuate nei gruppi e in plenaria.

Il Sinodo diocesano vede al lavoro 366 persone ma l’intera Diocesi ne è coinvolta con la disponibilità di molte parrocchie di tenere le “chiese aperte” per sostenere di volta in volta con la preghiera i lavori dell’Assemblea.

Antonio Cipriano
(Dal comunicato stampa della Diocesi)

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