Non è sempre semplice decidere di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione, non lo è neppure per me, giovane prete. Devo ammetterlo… Confessarsi a volta costa fatica, perché significa avere il coraggio di mettermi davanti al Signore e di lasciar emergere tutte quelle volte in cui ho interrotto la relazione con lui.
“Ma allora perché vai a confessarti se a volte senti la fatica di farlo?”
Sento il bisogno di confessarmi perché sono mosso dal desiderio di incontrare Lui, quel Signore che ha cambiato la mia vita e che ama profondamente ciascuno di noi.
Non può essere un dovere l’incontro con l’Amore di un Dio che mi guarda con sguardo di bene nonostante i miei limiti e i miei peccati.
E’ bello che noi impariamo a confessarci, che chiamiamo le cose per nome, che ci togliamo di dosso tutto quello che intralcia la nostra vita. E’ troppo poco però sprecare i nostri peccati. Che cosa ci stanno insegnando le nostre cadute? che cosa ci racconta la nostra miseria? La confessione non serve semplicemente ad essere perdonati ma a convertirci e a desiderare che la nostra vita possa avvicinarsi sempre di più a Lui.
don Giovanni Casalin