Metti un sabato mattina di aprile, un gruppo di persone con una piccola dose di follia e la voglia di condividere passi e pensieri. Ecco la ricetta per una giornata sicuramente faticosa ma ricca di parole e condivisione.
Sono le 6: la chiesa di Monte Berico è illuminata e mostra tutto il suo splendore. Foto rituale di inizio cammino con facce sorridenti e un po’ assonnate e si parte. Destinazione: Basilica di Sant’Antonio a Padova. Mezzo di trasporto: gambe e piedi. Anche il cielo sembra accompagnarci in questa avventura. Nonostante le pessime previsioni che ci hanno fatto dubitare più di qualche volta di arrivare asciutti al traguardo ci attende invece una giornata molto spesso assolata e fresca. Anche questo non può che essere un ottimo incentivo ai nostri passi.
Dopo qualche vicolo di Vicenza e un caffè di buon inizio prendiamo la ciclabile del Bacchiglione.
Il cammino si snoda da Vicenza a Padova seguendo le linee del fiume che offre scorci meravigliosi che rasserenano anima e cuore. Con chiacchiere, condivisioni, silenzio e la preghiera del rosario continuiamo il nostro cammino tra la campagna e pochi tratti sulla strada che ci fanno apprezzare ancora di più la scelta di metterci in cammino. Il percorso è veramente bello e ci permette di vedere e assaporare la natura che ci circonda.
La prima tappa è a Montegaldella dove ci raggiunge un altro pezzetto del gruppo che condividerà l’ultimo tratto con noi. Anche se in realtà la strada è ancora lunga: altri 23 chilometri ci separano dalla meta.
Il cammino prosegue tra chiacchere, pausa pranzo, ascolto e confronto che non mancano mai durante i nostri passi. La fatica nelle gambe si fa sentire ma la forza del gruppo aiuta a superare anche qualche momento più duro e a spingerci ad andare avanti.
Verso le 16.30 scorgiamo in lontananza la basilica. La meta è raggiunta. Altra foto di rito per testimoniare l’impresa e una preghiera sulla tomba del santo.
Ognuno ha portato con sé sicuramente il peso dello zaino ma soprattutto i pesi della propria vita, le fatiche che la accompagnano ma anche la gioia di trascorrere il tempo insieme e di affidarsi alla madonna e al santo. Un cammino sicuramente caratterizzato da un pizzico di follia, come ogni impresa vuole, e da tanta voglia di condividere ed esserci insieme, e accanto, a ogni persona che ha condiviso questo viaggio.
E forse è questa la cosa più importante che ci portiamo dentro di questa esperienza.