Ogni mattina il sole sorge e si alza in cielo donando la sua luce e il suo calore a tutta l’umanità che abita la terra. Non fa distinzioni tra “buoni” o “cattivi”, tra “saggi” o “stolti”: dona indistintamente a tutti la sua energia. Vale per la pioggia, le stelle, il vento... ogni elemento cosmico che la Vita ha creato compie il suo divino dovere senza se e senza ma.
Ma è davvero tutto così inerte e automatico? E le grida di milioni di essere umani che sono schiacciati dai faraoni di oggi rimangono (rimarranno) forse inascoltate?
Per ogni cosa c'è il suo momento, dice il libro del Qohelet, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Nulla rimane inascoltato nel cuore di Dio. Pianti e sorrisi, grida di dolore e preghiera di lode, perdono e vendetta: tutto lascia traccia indelebile nella memoria della Vita.
Il momento è arrivato, non aspettare: ridéstati dal sonno dell’inconsapevolezza, scrollati di dosso le ubriacature che anestetizzano il tuo cuore e lascia andare le preoccupazioni che ti ingannano depistando il viaggio verso “casa”.
Il maestroci invita a vegliare, a cacciare via il sonno che ci imbriglia attraverso la preghiera: facciamolo ora e in ogni momento. Facciamolo per avere la forza di non perder mai di vista i suoi occhi, per avere gambe buone ed essere pronti a correre per non lasciarci imprigionare e fuggire a ciò che sta per accadere.
Quando? Non importa. Ora è il tempo del risveglio e della scelta.
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