In queste settimane tardo autunnali si alternano giornate grigie e fredde ad altre meravigliosamente assolate. Le prime gelate mattutine e le cime imbiancate che fanno da corona alla pianura ci proiettano verso l’inverno ormai alle porte.
Eppure anche in questo periodo dell’anno, mentre tutto sembra in stand by e la natura entra in uno stato di fisiologica quiescenza, la vita continua il suo corso e permette al contadino di nutrirsi anche nei mesi più freddi.
Come quella climatica, anche la stagione sociale che l’umanità sta vivendo è intrisa di opportunità nonostante sembri tutto così rallentato e sottotono. C’è un guizzo di vita che sta attraversando il cuore degli uomini per risvegliare le coscienze sopite. Il maligno potrà sedurre l'umanità ingannandola e mantenendola incatenata alla schiavitù dell’illusione ma non potrà di certo fermare i figli della luce che Dio continua a seminare nel campo dell’umanità. L’ “accusatore”, l’ “antico menzognero”, non ha facoltà di spegnere la luce nel cuore degli uomini ma solo di impedire loro di vederla, ponendo ostacoli e distrattori come tanti specchietti per le allodole.
Giovanni, l’ultimo grande profeta prima della venuta di Yeshua, ci ispira a predisporre anzitutto il cuore. Ma come? Richiamando i sacri testi della luminosa Parola, ci invita “a preparare la via e a raddrizzare i sentieri”, a rimettere il cuore in asse e a ri-centrarlo secondo il baricentro che è Dio stesso.
E’ dunque questo il momento di imparare l’arte -antica e sempre nuova- del meditare, per attivare questo fondamentale processo.
E’ questo il momento propizio per vibrare delle frequenze di Dio anziché di quelle del mondo, e allenarsi così al nuovo che avanza.
E’ questo il momento di “alzarci in piedi mettendoci in ginocchio”, è il momento per ritornare a Lui con tutto il cuore e accoglierlo a braccia aperte.