Mangiare e bere sono una necessità; non possiamo assolutamente farne a meno. È altrettanto vero che non basta “riempire la pancia” con qualsiasi cosa. Abbiamo bisogno di cibi e bevande dedicati per nutrirci adeguatamente e permettere al corpo di assolvere le sue funzioni vitali.
Facile da capire anzi razionalmente ovvio sul piano fisico, ma c’è solo questo livello che ha bisogno di essere alimentato? Siamo fatti anche di altro. L’uomo è, secondo la visione biblica (e non solo), pneuma, psico e soma ovvero spirito, mente e corpo (1Ts 5,23) e quindi come e di cosa nutriamo la mente e lo spirito? Per la dimensione psichico-emotiva siamo abbastanza informati e attrezzati ma molto resta da imparare per quella dello spirito.
Davvero è così importante? È fondamentale o no nutrire la propria parte spirituale? E come eventualmente?
Nel capitolo sesto di Giovanni Gesù dice: “Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà” . C’è un cibo-nutrimento che “perisce”, si consuma ed è quello che sostiene il corpo e un altro che alimenta la parte più profonda dell’uomo. Gesù si propone come il vero Pane-Nutrimento che porta energia all’uomo. Come i genuini ingredienti, sapientemente impastati danno forma a del buon pane che nutre, così Yeshua, vivo e risorto, presente nell’Eucaristia e nella Sacra Scrittura nutre e riempie di energia lo spirito dell’uomo affamato di amore.
Quale “pane-nutrimento” scegliamo per il nostro spirito? ''Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno”; questo afferma il Maestro e questo è affidato a noi se desideriamo nutrire il nostro cuore.
don Mauro
