Il prossimo 21 aprile nella cattedrale di Padova Erika Franzon, originaria della parrocchia di San Clemente a Centrale, sarà consacrata al Signore dal vescovo Claudio secondo il
Rito dell’Ordo Virginum
Come si caratterizza la vita della vergine consacrata oggi?
«La vergine consacrata è innanzitutto una donna. E dire questo, nel contesto culturale in cui siamo immersi, non è per nulla scontato! Prima della vergine consacrata c’è una donna che accoglie e vive la propria femminilità alla luce del Battesimo e del Vangelo. In questa connotazione umana e spirituale, una donna può sperimentare – per un puro dono della grazia – un’attrazione per Cristo che è paragonabile a quella che si vive nell’innamoramento umano.
E così, prima della vergine consacrata, c’è una donna innamorata!
Nello stupore che nasce nel cuore di chi riceve un dono così grande, è fondamentale lasciarsi accompagnare nel discernimento, che è un tempo di verifica necessario per poter rispondere a questa chiamata, e in particolare per comprendere che la rinuncia al matrimonio e al dono dei figli è possibile solo per un amore più grande che apre alla vita e alla fecondità.
Il discernimento non si compie solo con l’accompagnare spirituale, ma soprattutto con il Vescovo.
La donna che sente questa chiamata, infatti, accoglie il dono dell’amore per Cristo senza cambiare contesto di vita quotidiana e di lavoro: la sua vocazione è figlia della Chiesa diocesana e in essa è nutrita e cresce. Non è prevista la vita comunitaria con le altre vergini consacrate della diocesi; ciò non toglie che esse possano vivere insieme, se lo desiderano, con il consenso del Vescovo.
Attraverso il dialogo con il Vescovo, la donna in discernimento comprende come mettere a disposizione i propri doni per la Chiesa e per il mondo. Infatti, il rito di consacrazione non esplicita nessun mandato specifico oltre a quello della preghiera, ma la naturale conseguenza dell’amore è il dono di sé nei contesti ecclesiali e di vita a cui appartiene. Per questo, nel periodo della formazione iniziale è prevista la stesura di una regola di vita, uno strumento che traduce il “Sì” della consacrazione in modalità concrete di vita. Lo Spirito Santo suscita nei cuori dei battezzati un’ampia varietà di doni; così anche tra le vergini consacrate vi sono donne occupate in vari settori professionali, donne inserite nelle vicende politiche e sociali delle proprie comunità, donne impegnate nella pastorale, donne che hanno abbracciato una vita più contemplativa, missionarie fidei donum, e molto altro ancora.
Nella nostra Chiesa di Padova, a partire dal 2017, il Vescovo Claudio ha già consacrato altre donne prima di me; io sarò la nona vergine consacrata di questo Ordo Virginum diocesano rinnovato dopo il Concilio Vaticano II. Sento di entrare a far parte di una storia di comunione e di santità molto più lunga, iniziata ai tempi di santa Giustina. Ora, insieme alle vergini consacrate viventi e a quelle già entrate al banchetto delle nozze eterne, proseguo il mio cammino in mezzo a voi!»
Grazie per accompagnarmi con la vostra preghiera, e, se potrete, con la vostra presenza,
il 21 aprile 2024 in Cattedrale alle ore 16.00
Erika Franzon